Silvana Cellucci (Chieti 1943-2020). Ha collaborato con articoli e saggi con le principali riviste abruzzesi.
Ha pubblicato in volume il saggio D’Annunzio e la musica (Japadre, L’Aquila 1972) e una ottantina di romanzi tra i quali: La canzone di Solwejg (Tabula fati, Chieti 1999; Premio speciale della giuria Città di Pompei 2002), Per amore... solo per amore (Tabula fati, Chieti 2000; Primo Premio al concorso Spazio Donna 2002) e curato l’edizione del manoscritto del 1868 di Alessio de Berardinis, Vini e liquori (Tinari, Bucchianico 1996).
Ha vinto numerosi premi, tra i quali il Premio Luigi Capuana per un copione di teatro (Acireale 1999), il primo Premio Acireale (2000), il Premio Luigi Capuana per un copione di teatro (Acireale 2000), il Premio Jonella Strano (Acireale 2001), il Premio Pompei (2001), Medaglia d’oro al premio Spazio donna (Striano 2002), il Premio Francesco Petrarca (Viterbo 2002), il Superpremio Victor Hugo (Luco 2002), il Premio Capestrano d’argento (2002) e il Superpremio per la cultura (Pomigliano d’Arco 2005).
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