Con questo romanzo Silvana Cellucci ritorna al romance, alla lirica cioè costruita tono su tono sull’affetto eroico o sentimentale. Se la vita si sconta vivendo, l’amore di questa storia è irredento: mai una parola sopra le righe; la voce dell’io narrante arabesca gemiti e sospiri nella figura di una donna irrimediabilmente delusa dalla vita.
La protagonista del romanzo cova un fuoco d’artista sotto i modi affettati: è l’alter ego della Cellucci nel mondo del libro speculare al nostro, è demiurgo in sua vece. La figura di Nino si ripete ossessivamente senza mai voler assumere carne e sangue in quella liturgia malsana: la passione — dicono i Veda — anima il nostro fantasma interiore e soltanto prendendone consapevolezza strapperemmo quella maschera per incontrare il vuoto.
Presentazione
[ISBN-88-7475-010-2] - € 7,50
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