Questo romanzo, La luna sui tetti, completa la trilogia iniziata con Le ombre adorne e proseguita con La misura dei passi: tre libri sulle dinamiche e sugli svelamenti dell’identità in un mondo – il nostro – che cambia rapidamente e che impone confronti e nuove congetture, chiarezze ideali e necessità di presagire e – talvolta – di respingere e censurare; un’identità, che si mostra – e che anche si consolida – sulla intuizione della bellezza e sulla misura del tempo, sul coraggio della felicità e sull’avventura del pensiero, sulla trepida tenerezza dei sentimenti e sul respiro lungo degli affetti.
Sono personaggi sempre presenti al loro mondo e sempre disponibili a manifestare le proprie passioni, le idee per le quali ciascuno si sente poi nel giusto, vivo nei tormenti del secolo, nelle esperienze delle virtù e dei dolori, nelle scene mutevoli delle lente primavere e in quelle dei già freddi e piovosi autunni.
Uomini e donne, dunque, creature che sanno dire “io” e “noi” e che, ogni giorno, semplicemente vivono, fanno spazio ai vocaboli della volontà e dell’esistenza, e che trovano sempre la forza di restituire quel che hanno ottenuto dalle parole delle promesse e dell’amore.