In questo libro Vito Moretti ripercorre la sua vicenda umana e culturale, a partire dagli anni della sua infanzia vissuta in paese – a ridosso del suo mare e del suo cielo – e fino ai grandi incontri della maturità, con personaggi che hanno marcato la fisionomia e la storia dell’ultimo mezzo secolo. Si tratta di un viaggio nel tempo e nei fatti, nei luoghi e nelle realtà, in compagnia di nomi e di intelligenze che si sono trasformati via via in occasioni di pensiero e in circostanze di giudizio e di crescita.
Il racconto ha il linguaggio consueto e personalissimo della narrativa di Moretti, con dettati affabulanti e tensioni liriche che ne fanno una piacevole lettura e che danno al libro una consistenza notevole, in risposta al bisogno dell’autore di non dimenticare mai la propria natura di poeta né di venire meno alle sollecitudini profonde della sua sensibilità.
Si tratta, dunque, di un’opera che giunge alla scrittura attraverso i fruttuosi riannodi della memoria e con la lucida consapevolezza di aver messo in salvo – pagina dopo pagina – un patrimonio che non è solo della voce narrante, cioè delle personali esperienze dello scrittore o delle sue gremite interpellanze, ma anche di una intera generazione che, in quei medesimi fatti e ricordi, può ancora scrutarsi e riconoscersi.