Cosa succede quando si decide che si vuole diventare santi? Ma soprattutto, cosa accade quando si scopre che non si è disposti a intraprendere la via designata? Questo è il circolo vizioso in cui viene intrappolato Giacomo Anselmi, che da giovane voleva diventare santo, ma non si era reso realmente conto di cosa ciò implicasse.
Così da una piccola bugia nata per scappare al seminario, inizia a raccontare sempre più bugie. Ai posteri l’arduo giudizio se ciò che ha fatto Anselmi sia bene o male, ma questo libro permette anche di avere modo di capire il suo turbamento interiore, la sua vera fede, capendo quando sfaccettato personaggio sia ben caratterizzato, vivo, reale e pulsante quanto ognuno di noi.
Questa opera racconta il santo, racconta l’uomo e racconta il mondo attorno a lui, il mondo della Chiesa, spinto a dover scoprire se sia un truffatore o un veggente, che vuole credergli perché sembra portare solo del bene senza alcun interesse personale, ma anche il mondo dei suoi familiari e della donna con cui vorrebbe stare.
Giacomo Anselmi di professione santo, è un romanzo toccante, dai risvolti inaspettati che non potrà fare a meno di mettere il lettore in una posizione attiva, ponendosi domande forse mai pensate prima.