“Il corpo di Nysos giaceva lì…”. Così, con la vista del cadavere straziato del suo discepolo più promettente, si aprono le prime crepe nelle sicurezze e nel tranquillo mondo di Alessandro, Esegeta per eccellenza delle opere di Aristotele e professore di filosofia peripatetica prima nella cittadina periferica di Afrodisia e più tardi ad Atene. Ma si apre, contemporaneamente, anche l’indagine del filosofo, deciso a svelare l’identità dell’assassino e a mettere al sicuro dei misteriosi papiri che, a loro volta, sembrano all’origine della catena di delitti susseguitisi in città.
Sullo sfondo, la riflessione sui temi della condizione e dell’agire umani, la domanda se siamo liberi o determinati e, soprattutto, che cosa significhi essere liberi. Alessandro riuscirà a risolvere il caso e, nello stesso tempo, a darsi una risposta che riparte peraltro dai personaggi all’apparenza più deboli della vicenda e che, invece, finiranno per rivelarsi i più forti, i più affascinanti e carismatici, in un rovesciamento non casuale. Al susseguirsi incalzante degli eventi corrispondono dunque uno scavo psicologico e un’analisi filosofica non meno appassionanti.