È stato presto chiaro all’essere umano capace di riflessione che i sensi ci possono ingannare. Non solo sono strumenti fisici imprecisi e soggetti a prestazioni altalenanti rispetto a un obbiettivo ideale, ma vi è anche un aspetto concettuale che riguarda quello che effettivamente percepiamo quando, per esempio, guardiamo l’albero che sta di fronte a noi. Che cosa succede esattamente?
Da pochi decenni conosciamo piuttosto bene il funzionamento del nostro sistema visivo: come la luce si rifletta sugli oggetti e raggiunga la nostra retina e i segnali elettrico-chimici nel cervello diano luogo all’immagine di un albero davanti a noi e agli stati mentali coscienti connessi.
In realtà, i meccanismi della coscienza ci sono ancora oscuri (e fa bene Andrea Bucci, in appendice, a rilevare le lacune attuali del riduzionismo materialistico). Ma, in genere, ciò non tocca l’elaborazione che la filosofia da quasi tremila anni conduce. E di cui abbiamo un assaggio in questo agile libro.