Siamo in un lontanissimo futuro. Presso l’Università dello Spazio Profondo – Capella Eridani il Prof. Addotto Ridotto tiene le solite conferenze annuali su come raccontare la Fantascienza (la Fantascienza è la letteratura Mainstream su Ophiuco Eridani Capella Antares, sede dell’Università). Per meglio illustrare le possibilità offerto dal mezzo narrativo il Prof. Ridotto, dopo una breve introduzione teorica e dopo aver disputato con gli allievi ai quali cerca di imporre un poco di disciplina, completa la lezione con un esempio di narrazione sul tema da lui stesso individuato. Per l’anno in questione il tema è il trapianto di cuore e le conseguenze sul soggetto che lo subisce. Le storie, pur unificate dal tema si differenziano notevolmente per ambientazione e protagonisti.
La prima di queste sei lezioni (date nell’anno Galattico del Mammatrone, per il periodo dal 34 stellare al 4 nebulare del 4148) espone le vicissitudini di Ics, al quale purtroppo è stato dato, credendo di far bene, un cuore alieno, quello di un animale denominato Diplodocus, le cui caratteristiche modificano disastrosamente la personalità del portatore, fino a metterne in pericolo (oltre che il matrimonio) la sua stessa incolumità.
Segue una seconda lezione e una seconda storia, intitolata Microgologuos, quella di Isotto, che in conseguenza del trapianto si trasforma in un dongiovanni minimo eternamente e perpetuamente innamorato di qualunque essere di apparente sesso femminile.
Nella terza Isacco, giovane spiantato centenario, in un pianeta di ricchi matusalemme, ha la ventura di innamorarsi di una non tanto anziana Arcisegretaria (titolo nobiliare su quel mondo), la quale rifiuta di corrispondergli. Ne nascono contese al limite della guerra civile che inducono i matusalemme, disturbati, a tentare di liberarsi di lui. Non hanno fatto i conti con l’Arcisegretaria che, vedendo il pretendente in pericolo, smette di fare la ritrosa e mostra di essere una guerriera formidabile. E innamorata.
Nella quarta, dopo che il Professore Addotto Ridotto si è attardato sul tema cruciale del deus-ex-machina, tema che sviluppa sostenendo tesi decisamente eretiche, assistiamo alle disgrazie di X4, costretto, nonostante lui, da una legge un po’ troppo severa, e dal solito inopportuno trapianto, a diventare un brillante e positivo manolesta.
Nella quinta, che conclude la lunga lezione sul Deus, Ilario, poetico e mite eroe ecologico, dopo aver ricevuto un cuore vegetale, cerca rifugio su Foresterre, pianeta in cui la vegetazione cresce tumultuosamente, sperando di trovare in essa una realizzazione che altrove gli è negata.
Nell’ultima, il paria Inneldo, nato abusivamente su un pianeta sovrappopolato, dopo essere finito nella maglie della legge in quanto mal-nato, scopre i suoi straordinari talenti musicali. E noi, a nostra volta scopriamo che, anche nel più lontano futuro, una mano lava l’altra e tutte e due lavano la faccia.