Un uomo, Diego, nel mezzo dei suoi drammi e dei suoi interrogativi, incrocia l’esistenza di una sconosciuta e – da quel contatto inatteso quanto irrefrenabile e risolutivo – trova modo sia di ripercorrere i nomi e i fatti della propria biografia sia di chiarire e consolidare le tenerezze e gli abbandoni del proprio mondo.
È un romanzo che si inoltra nei corridoi dell’anima e che cattura il lettore alle passioni più intense e veritiere dei due protagonisti, con modi non tradizionali di aggregare le fantasie, di raccontare la vita che scorre davanti o che è ferma nei ricordi e di dire gli esercizi del sorriso e del dubbio, dei propositi e delle distanze e, ancor più, dell’amore e dei desideri.
Si tratta, dunque, di un libro nuovo ed originale, fuori dalle consuetudini del genere e dagli usi della stessa letteratura, in cui si ripete la sottile e folgorante arte dello scrittore, che guarda scorci e dettagli, slanci e pudori e – nel far questo, di passo in passo – vi rinviene sempre l’umanità che vi abita o che vi resiste, che accende fuochi nel buio o che vi desta attese, in un fluire narrativo che, in ogni pagina, ammalia e seduce.