Il romanzo narra la vicenda umana e culturale di Lea e di Tonio sullo sfondo di una complessa realtà di passioni e sulla sollecita ed ingombrante presenza di un anonimo quaderno, fitto di appunti, che la donna – scrittrice di successo – riceve dal padre e che cerca poi, a suo modo, di decifrare e di liberare in un vero e compiuto romanzo.
La narrazione è anche un viaggio negli snodi più brucianti della contemporaneità e nelle icone di un mondo che – malgrado le tante ferite e i numerosi scompensi – cerca di resistere e di conservare la propria identità e il proprio vigore: le mani, si direbbe, per l’uso dei saluti, e il cuore, l’anima, per declinare le parole della verità e dell’amore.
Il linguaggio ha il tono inconfondibile dello scrittore e le peculiarità della sua prosa.