Per Marco Tornar la parola definisce sempre lo spazio enigmatico di una ricerca il cui esito epifanico, nella sua intransitività, si fa incandescenza e tensione. “Un senso più alto”, infatti, è possibile dall’incontro deflagrante tra le “parole oscure” e la fiamma che, anziché ridurre la parola in cenere, le conferisce nuova vita fino all’esaltazione della sua sacra inviolabilità. In “Arcana”, una delle più belle poesie dei Sonetti d’amor sacro, Tornar scrive: “[...] perdonami se agogno // la fiamma che sale – non mi vergogno /a dirlo, sale, e danza come un’ala / divina – della tua nudità...”.
[ISBN-978-88-7475-347-5]
Pagg. 48 - € 6,00
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