Le nitide e sensuali poesie di Selvaggio ci trasportano in un luogo felice di amore reciproco, natura splendente e fertilità traboccante. Scrivendo da questo luogo – area torrida e poco frequente nell’attuale poesia argentina –, Juan Pomponio è a suo modo un osservatore: in maniera delicata e selvaggia allo stesso tempo, crea le sue immagini con l’affabile naturalezza del bambino che vede tutto per la prima volta. Stupore, semplicità e un’intensa allegria caratterizzano il suo sguardo. Lasciamoci avvolgere da questa piacevole semplicità che contrasta così tanto con il caos moderno che conosciamo bene. Facciamo un bel respiro. [Marcelo Di Marco]