L’Arca e l’Amerca è un’antica locuzione siciliana che significa di tutto un po’, ovvero di cose apparentemente distanti che stanno, però, bene insieme, proprio come accade in questo libro che propone lacerti di passato e piccole storie dimenticate e fortunosamente ritrovate da due catanesi, amici di lunga data, che si rincontrano dopo anni e si raccontano, appunto, l’Arca e l’Amerca.
Angela Amaryllis Giuffrida è oggi un’apprezzata gestalt-terapista in terra di Francia; qui rivela una parte, la più segreta, della sua infanzia e giovinezza siciliana con commovente e spietata nostalgia. Dipinge un ritratto mediterraneo, potente e amaro, di sé e della mamma, con amore focoso e dolce spudoratezza.
Ghete Strano, girovago sia per desiderio che per necessità, operatore culturale a tutto campo, oggi appartato in quel di Monaco di Baviera, recupera quattro piccole storie, originariamente scritte per il cinema e la televisione, accomunate dal medesimo sapore siciliano, che per definizione, si sa, è agro e dolce insieme.
A questi amici “ritrovati” è bene dare ascolto. Hanno tanto da raccontarsi e raccontarci e le loro storie hanno un che di sottile pathos che profuma di incanto e di carnalità non comune.