“La bomba atomica collocata
nel chiostro del monastero.”
La Pentecoste del Santo Assassino si presenta come l’ultima favola
morale. Fondere la tecnologia atomica con il teorema dell’assurdo di
una deviata concezione teologica
universale e umanamente accettata dalle istanze di un misterioso
Movimento per la Resurrezione
Atomica. Forse è questa la più sfolgorante sfida di questo romanzo
dalle sfumature distopiche, che si
sviluppa con il ritmo inesorabile di
una sinfonia totale; con la geniale
cadenza di un conto alla rovescia
universale.
La trama è la cronaca di un’esplosione atomica annunciata. Ma
chi si salverà?
Nello scorrere del conto alla
rovescia, con il suo inarrestabile
meccanismo narrativo, il mondo
si sfalda, nella convinzione di far
estinguere, per trattenere, soltanto
una parte di nuova umanità.
Ma sarà davvero così?
Tutto attraverso la più vanagloriosa bomba atomica?
La Pentecoste, l’ultimo congegno escatologico?