La silloge I semi del silenzio racchiude le poesie che vanno dal 1990 al 2020; i testi sono raccolti in cinque sezioni. Predominano i fiori, piante e la natura ma c’è spazio per l’amore, la gioia, la tristezza, la meditazione. Sono poesie che accarezzano l’anima del lettore e suggeriscono emozioni, immagini in cui i colori, gli odori e i profumi creano strade originali. Ci troviamo di fronte a una poesia ricca di echi classici e di suggestioni che non disdegna soluzioni stilistiche moderne. È una voce profonda e sottile, quella della poetessa: attraversa l’esperienza biografica per diventare riflessione ed emozione condivisibile. Fioriscono i fiori del silenzio: si cristallizzano, anche se per poco, in istantanee, affiorano e splendono tra le crepe del vissuto, chiamano in causa altri poeti; si perdono nella dimensione dell’altrove. È il vento della poesia a seminarli tra i versi, qui e là, tra luce e buio, nel tempo e nei solchi in cui rinascono le spore, in un percorso circolare in cui ogni singolo verso è una pietruzza colorata di un più vasto mosaico.
Scrive Giovanni D’Alessandro nella prefazione: “Patrizia Tocci vive poetando... È una valente romanziera, anche. È un’apprezzata saggista. È un’appassionata filologa. Ma quando il pensiero, l’emozione, il ricordo, la riflessione, la contemplazione le urgono dentro per trasferirsi in parole, scelgono quale primo approdo la poesia”.