Quando si scrive una storia non è detto che si scriva un romanzo. Si possono abitare tante vite nella magia della scrittura. Si indossano gli abiti di pensieri nuovi e si rinasce in un involontario mistero, catturati dalla fantasia, pur restando incarnati nella propria realtà-utopia, ormai trasfigurata.
In questo libro di Pierfranco Bruni si racconta di un ladro di profumi, diventato ladro per la tanta nostalgia d'amore.
È invaghito, inseguito e intrappolato nel profumo della sua donna amata-amante.
Per superare quello che è stato il suo amore, e uscire fuori dalla stanza della nostalgia, ha bisogno di dimenticare quella fragranza ammaliatrice e ammaliante.
Cosa fare, allora?
Da qui ha inizio il viaggio che coinvolge il lettore e lo scrittore stesso, ormai anche lui rapito, in un intreccio di metafore, di paradossi, di enigmi, di avventure e forse di destini, a volte, indecifrabili.
Le pagine del romanzo lasciano un segno particolare e il linguaggio, scelto da Pierfranco Bruni, trasporta, in modo travolgente, dal vero all'immaginario della bellezza, dalla bellezza al dubbio.
Come in una girandola, la bellezza e il profumo trasformano il personaggio in un uomo e la fantasia in un innamoramento profondamente metafisico oltre la realtà e dentro il fascino dell’onirico.