Il batiscafo di Casanova di Stefano De Sanctis è un libro per molti versi nuovo e originale. Notevole la rielaborazione letteraria di accadimenti pubblici e privati necessari ad alcuni personaggi-simbolo della storia e dell’intellettualità europea. La ricercatezza stilistica e l’uso di un linguaggio elegante e accurato che insegna a “pensare” alle parole, svelandone tonalità, umori, tensioni e fratture, servendosi di registri espressivi dell’epoca in cui vivono i protagonisti, contribuiscono all’originalità dell’opera. Il libro è caratterizzato da una struttura narrativa che si appoggia a un esplicito sistema di valori di riferimento, che induce il lettore a riflettere sul passato di cui siamo figli.
Protagonisti dei racconti sono Campanella, Bruno, Galiani, Diderot, De Sterlich, Casanova e Antoine de Bouganville. Lo scenario in cui si muovono riguarda la società europea negli anni compresi tra Cinquecento e Settecento: un periodo frastagliato, fibrillante, traumatico, segnato da snodi e rotture che, tra mille difficoltà, contribuì a cambiarne il volto sociale, politico e ideologico, affermando le idee che daranno vita alla cosiddetta modernità.