Questo mio secondo libro, dovuto alle insistenze di Pino Coscetta e delle mie figlie, è soprattutto un diario di alcuni avvenimenti, alcuni seri, altri più faceti, che mi sono capitati durante l’arco della mia vita.
Fino a questo momento non mi ero reso conto dell’originalità, per non dire eccezionalità, di certi fatti accaduti nel passato e vissuti con la massima serenità, come cose e avvenimenti assolutamente normali. Solo parlandone con i miei familiari prima, e Pino Coscetta poi, ho realizzato di avere avuto la ventura di essere testimone di alcune realtà particolari, alcune eccezionali che all’epoca, spinto dal mio desiderio di avventura, dalla mia innata curiosità per tutto ciò che mi circonda, e dall’ottimismo ereditato da mio padre, che allora mi apparivano per quello che erano: fatti e avvenimenti della vita, alcuni divertenti, altri che mi facevano riflettere e che, nell’atmosfera spumeggiante del dopoguerra, erano all’ordine del giorno. Con una considerazione. Sono certo che tante cose che accadono nella vita di ognuno siano percepite in maniera differente a seconda dello stato d’animo del momento, del proprio carattere, e della istintiva tendenza a interpretarle secondo il proprio desiderio. Se le stesse cose, gli stessi avvenimenti, si guardano sempre con senso critico, oppure con un pizzico di umorismo, allora l’interpretazione che si dà alle cose può essere molto differente, e in alcuni casi certe sfumature non si colgono affatto.
Ecco, sono queste che racconto in questo volumetto, le sfumature che hanno creato alcuni frammenti della mia vita, e che mi convincono sempre di più, che la vita è una cosa meravigliosa e che va vissuta intensamente, per il bene proprio e di tutti coloro che ci circondano.
