In un’Italia che esce indolenzita dalla Seconda Guerra Mondiale comincia il racconto di una famiglia fuori dal comune, in cui l’ideale maturato nel corso della Resistenza si fa principio di vita. Un ambiente non facile per la piccola Nastasia, costretta suo malgrado a dividersi fra l’essere e l’apparire, fra l’ateismo del padre e la fede cristiana della madre, fra il dovere filiale e le attitudini personali.
Eppure, con una maturità modellata e aumentata dal sacrificio e dalle sofferenze emotive, Nastasia cresce forte e flessibile come un giunco e affronta la vita con risorse insperate. Scopre nella comunione con l’Altro, uno sposalizio di intenti, culture e tradizioni, la spinta propulsiva perché ogni vita, a partire dalla sua, diventi una celebrazione di ideali positivi e diretti al bene comune, affinché il rosso della politica si fonda con il rosso di un cuore gonfio di generosità e il “conto in rosso” presenti finalmente un risvolto positivo, diventi una magica armonia esistenziale.