Bruno Pezone è nato a Napoli nel 1952, è avvocato, iscritto al Foro di Napoli, sebbene da quasi un lustro risieda in provincia di Salerno.
Ha esordito con il racconto ‘O Munaciello (in Partenope Pandemonium, Larcher Editore, 2005) a cui è seguita la prima edizione di Arcana Temporis (Larcher Editore, 2007) e il romanzo La catena di Partenope (Boopen-Led, 2010).
Ha pubblicato i racconti: 19 Aprile… l’ultima arringa (in Questi fantasmi…, Boopen-Led), Perché il barbiere chiudeva alle diciannove… (in Napoli Geografie del Mistero, Giulio Perrone, 2010), Le spie di Sua Maestà (in Altri Risorgimenti, Bietti 2011), La Notte più lunga dell’anno (in Apocalissi 2012, Bietti 2012), con la biografia di San Guinaccio da Capuana (in Enciclopedia degli Scrittori Inesistenti, Homo Scrivens Napoli, 2012), 21 dicembre 2012 (in 2012 la fine del mondo, Edizione I Duri della Palude), Devil’s dung (in Capacità nascoste. La prima antologia diversamente thriller, No Reply, 2012), Casadiavulo (in Sbirri di regime. Crimini nel Ventennio (Bietti, 2015).
Nel 2015 il suo racconto Lo sterco del Diavolo ha vinto il primo premio al 4° Concorso Letterario organizzato dal periodico salernitano “Il Pensiero Libero”.
Con Giuseppe Cozzolino ha fondato l’Associazione Mondo Cult, che raccoglie un consistente numero di scrittori, tra i quali Michele Serio, Miranda Miranda, Dino Simonelli, Patrizia Rinaldi, Simonetta Santamaria, Maurizio De Giovanni, Maurizio Ponticello, Andrea Carlo Cappi.