Fiorella Borin, veneziana, laureata in psicologia, da un trentennio si dedica interamente alla narrativa, prediligendo quella di ambientazione storica. Vincitrice di numerosi premi, ha fatto parte di giurie di concorsi letterari e tenuto alcune conferenze sulla Storia di Venezia. Ha pubblicato su antologie e riviste quattrocento novelle, e testi più corposi con vari editori; con le Edizioni Tabula fati: La strega e il robivecchi e La firma del diavolo (ispirati ai processi per stregoneria istruiti a Triora nel 1588), Il pittore merdazzèr e Christe eleison; con le Edizioni Solfanelli: Il pellegrino spagnolo e Le voci mute. Nove storie veneziane (che raccontano la Venezia del tardo Cinquecento); I ragazzi del ciliegio. 1918-1945 (che ha preso forma dopo il ritrovamento di documenti, fotografie, carteggi e soprattutto i diari redatti da suo padre durante la campagna di Russia e poi a Roma sotto l’occupazione nazista).
Maria Elena Cialente è nata a L’Aquila ed è docente di lettere nella scuola secondaria a Pescara. Studiosa di letteratura fantastica, oltre a brevi saggi, ha pubblicato L’Altro e l’Assente. Fantastico italiano del Novecento (Solfanelli, 2017). È autrice della raccolta di racconti per l’infanzia Streghe a Rocciagreve (Tabula fati, 2015) e del romanzo Shah mat (Tabula fati, 2018).
Marina Ciancetta nasce a Fara San Martino e risiede con la famiglia a Lanciano (CH) dove lavora. Privilegiando la scrittura in versi ottiene numerosi riconoscimenti e pubblica le sillogi di poesia: Chiaro Scuro (Progetto Cultura, 2012) e Battito d’ali (Tabula fati, 2016). La sua prima opera in prosa è il racconto fiabesco Marenz (Tabula fati, 2014) con cui avvia una collaborazione in progetti scolastici e che si aggiudica il “Premio Speciale Simonetta Lamberti” promosso dall’Associazione Culturale L’Iride di Cava de’ Tirreni. Seguono racconti brevi tra cui: "Soldato Franz", che si aggiudica il premio della critica al concorso “Michelangelo Buonarroti” di Saravezza (LU) e pubblicato nella raccolta Il Pane Rosso. Racconti e memorie della II Guerra Mondiale (Nuova Gutemberg, 2016) e "Un museo sotto il cielo" pubblicato nella raccolta Raccontami l’Abruzzo (Tabula fati, 2017). Scrive testi di canzoni.
Rosetta Clissa nasce nel Molise tra il mare e la collina. Trasferitasi a Pescara dopo un breve soggiorno Milanese con la famiglia, finisce i suoi studi per poi dedicarsi al lavoro, a un matrimonio precoce, a due splendidi figli e al mondo spirituale e del volontariato. Il suo primo libro di poesie Cinque papaveri rossi è stato l’inizio del suo donare le sensazioni dell’anima. Nella primavera del 2018 ha pubblicato con la Tabula fati la seconda silloge La luce riflessa. È presente con la poesia "Lacrime del mio Abruzzo" nella raccolta di autori vari Rigopiano. La terra e la neve (Tabula fati) e con la poesia "Sofferenza globale" nell’antologia My corazòn y Tu corazòn a favore del Venezuela. Ha partecipato a concorsi di poesie con varie menzioni di merito. È stata socia fondatrice di una associazione d’arte presentando e curando tutti i vernissage. Attualmente organizza mostre d’arte soprattutto per diffondere messaggi di valori umani continuando a occuparsi di scrittura poetica.
Adriana Comaschi è nata, si è laureata e ha lavorato a Venezia. Dapprima scrittrice per hobby, lasciato il lavoro ha continuato a scrivere come professionista, pubblicando dal 2011 al 2018: con Domino Edizioni: Sabja de Fek (2010, Premio Piccola Editoria di Qualità); Uno sguardo sui Celti (2013); Il Condottiero delle Isole (2011), W’Unker di Rocca d’Ombra (2012), Lo Stregone dei Ghiacci (2013, finalista Premio Italia), L’Artiglio di Fuoco (2014, vincitore Premio Italia 2015); con Inknbeans Press: Il Rinnegato (2015), L’Incantatore (2015, finalista Premio Italia); con Edizioni Tabula fati: Cadavere a Mare (2017), Quando la storia diventa leggenda (2017), La Rajetta (2018) e alcuni racconti; con Edizioni Solfanelli: Delitto a Palazzo Grimaudi (2018); con altri editori: La Ragnatela (2014) e il racconto "Il Roseto" (2016).
Daniela D’Alimonte vive tra Roccamorice e Pescara. Nella vita svolge il ruolo di Dirigente scolastico. Ha collaborato con “Il Centro - Quotidiano d’Abruzzo” come giornalista pubblicista. È cultrice di Dialettologia e linguistica italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università “G. D’Annunzio di Chieti-Pescara” e di Linguistica e linguaggi settoriali presso la facoltà di Scienze Sociali della stessa Università. Studiosa e appassionata della storia della lingua italiana e del dialetto, è autrice di volumi e saggi linguistici che riguardano in particolare la parlata abruzzese e la toponomastica. Dal 2007 è uno dei direttori artistici del Premio Nazionale Parco Maiella; dal 2014 è Direttore artistico del Premio di poesia dialettale V. De Meis di Rocca Pia (AQ); è organizzatrice di manifestazioni ed eventi culturali che tendono a promuovere e valorizzare il dialetto della propria regione; è presente nella giuria di numerosi Premi di poesia dialettali abruzzesi. Oltre ai saggi ha pubblicato anche due raccolte di poesie: La geometria del tempo (Tabula fati, 2014) e Un anno e altri giorni (Tabula fati, 2018).
Gabriele Di Camillo è nato a Pescara nel 1956 e risiede a Montesilvano (PE). Ha frequentato corsi di drammaturgia, recitazione, regia e scrittura creativa. Scrive testi teatrali in dialetto abruzzese ed in lingua italiana. Ha scritto oltre venti commedie, tutte rappresentate. Tra le sue pubblicazioni, il libro di poesie dialettali e in lingua, Lu Tembe e la lengue (Di Felice, 2011); i racconti "Wake up John" in Il Dio di mio Padre a cura di Giovanna di Lello (Tabula fati, 2016) e "Pagnotta e olio" in Raccontami l’Abruzzo a cura di Rita La Rovere (Tabula fati, 2017); Il Risveglio di Bruno (Tabula fati, 2017).
Valentino Di Persio, da Brittoli (PE), fruisce di una formazione linguistica e sociologica. Ha pubblicato due raccolte di poesie presso la Casa Editrice Pagine. Ha pubblicato L’angelo di Bucarest (Tabula fati), un porosimetro dal sapore magico, ambientato nel substrato urbano della Parigi dell’est. Collabora, come free-lance, con il giornale “Bari Sud Ovest” sia come autore che come giornalista. È suo il reportage di successo sulla Reunion artistica, dopo diciotto anni, di Al Bano Carrisi e Romina Power, avvenuta nell’ottobre 2013 al Crocus di Mosca. Nei suoi racconti e nelle sue poesie, egli predilige figure femminili cui attribuisce un ruolo preminente, celestiale, capace di ispirare alti sentimenti e provocare forti emozioni.
Carla Dolazza, romana, laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università “La Sapienza” di Roma, con specializzazione in Letteratura anglo-americana, scrive racconti e romanzi. Ha collaborato alla pagina della cultura di una testata romana, per la quale ha scritto articoli e recensioni di eventi culturali, festival letterari, libri e autori e con la Casa Editrice Socrates, curando l’editing di alcuni testi e traducendo dalla lingua inglese il best seller Mr Nice di Howard Marks. Nel gennaio 2010 le Edizioni Solfanelli hanno pubblicato il suo romanzo La Scatola di Eliana (finalista nel Concorso letterario “Autrice dell’Estate 2010” e nel 2016 ha ottenuto il secondo premio opera edita al Premio letterario Città di Fucecchio). Per i Faccia a Faccia Improbabili, trasmessi dalla Radio Vaticana, ha firmato gli incontri immaginari con l’entomologo Ulisse Aldrovandi, "La Ragazza e lo Scienziato"; la scrittrice Emily Bronte ("Tre voci nella tempesta") e Agatha Christie ("Agatha ed io"). I Dialoghi immaginari sono presenti nel volume antologico Dialoghi dell’Inconscio (Solfanelli, 2016). Nel 2017 vede la pubblicazione il suo romanzo Il Giorno che non c’è (Solfanelli) che nel 2018 ha ricevuto il Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica “Profumo d’Autrice” - Pegasus International Awards.
David Ferrante, sociologo e saggista. Dottore di ricerca in Scienze sociali presso l’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara dove, dal 2006, è cultore della materia e ha collaborato negli anni all’attività di diverse cattedre. Ha all’attivo varie pubblicazioni tra le quali le monografie No-Politicians. I giovani e la politica (Tabula fati, 2005) e Decoro Urbano. Sicurezza e Polizia locale (Tabula fati, 2010). Tra i suoi scritti dedicati all’Abruzzo, i due racconti Quando passò la pandafeche e L’eredità dell’asino. Il primo, contenuto nella raccolta curata da Rita La Rovere, Raccontami l’Abruzzo (Tabula fati, 2017), descrive l’incubo dell’incontro con questo mito della tradizione abruzzese: la pandàfeche. Il secondo breve racconto è un omaggio al poeta dialettale Modesto della Porta (1885-1938) all’interno del libro collettaneo Quando i sogni muoiono all’alba (Tabula fati, 2018), a cura di Enrico Rulli. Nel 2018 ha pubblicato San Giovanni Battista nella cultura popolare abruzzese. Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno (Tabula fati) finalista per la saggistica al Premio dell’Editoria Abruzzese 2018.
Mariaester Graziano è nata a L’Aquila nel 1979. Ha conseguito la laurea in Scienze dell’educazione e in Scienze psicologiche applicate. Attualmente vive a Pizzoli (AQ), dove lavora come insegnante di scuola primaria. Ha all’attivo diverse produzioni letterarie tra i quali si ricordano: L’eresia del pagliaccio (racconto, Premio Letterario Nazionale Cavallari, Premio internazionale Caro Diario), Un regista in cerca d’autore (racconto, Premio Cavallari), i racconti Il fuoco e la pignatta e Arcobaleno (entrambi vincitori del Premio Caro Diario), Sa di sale (racconto, vincitore del Premio Volta la carta). Ha pubblicato tre romanzi: Camminava sull’acqua (Arkhé, 2016), In nome del Rosa (Arkhé, 2017) e La mistica della marmellata (Tabula fati, 2019).
Cristina Mosca, classe 1980, è nata a Giulianova (Te) ma vive e lavora a Pescara. Insegna Lingua Inglese nelle scuole superiori ed è stata giornalista pubblicista dal 2007 al 2017. Dal 1997 ha conseguito numerosi riconoscimenti in concorsi letterari: in merito a due vittorie di concorsi letterari per scritti inediti ha esordito nella narrativa nel 2005, con Chissà se verrà alla mia festa (Edizioni Schena, Premio Valerio Gentile) e nella poesia nel 2006 con Pierrot scalzo (Edizioni Tracce, Concorso Giovani autori). I suoi lavori narrativi successivi sono stati E donne infreddolite negli scialli (Edizioni Schena, 2007), Loro non mi vedono (Ianieri, 2014) e Con la pelle ascolto (Ianieri, 2018). Tra le antologie a cui ha partecipato: Disequitalia (Ciesse, 2012), a cura di Alessandro Greco, e Abruzzesi per sempre (Edizioni della sera, 2019) a cura di Roberto Alfatti Appetiti.
Anna Maria Pierdomenico vive a Francavilla al Mare (CH). Laureata in Biologia Molecolare, si occupa di ricerca presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti. Prima classificata al concorso letterario Cesare de Titta con il racconto "L’invisibile sguardo della morte" nel 2001, nel 2005 ha pubblicato il racconto "Il mistero della mezzaluna" (e-book “Noir Story” a cura della gcwriter), ripubblicato l’anno dopo nell’antologia Racconti in Viaggio (Urania Art). Sull’antologia Opera Uno nel 2015 sono presenti i racconti L’alba di domani e Il tuo nome sarà Pace. Ha pubblicato due romanzi: Rebecca. La figlia del Diavolo (Tabula fati, 2016) e Il Giglio Insanguinato (Tabula fati, 2018). Gestisce anche il sito internet e blog www.annamaria pierdomenico.it e la pagina facebook Anna Maria Pierdomenico – Scrittrice.
Gino Primavera, nato a Guardiagrele, ha insegnato Scienza degli alimenti all’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria, patria dei cuochi d’Italia. Profondo conoscitore della gastronomia del territorio, delle sue tradizioni e dei suoi prodotti, ha scritto La cucina della Maiella (Tarka 2014-2018), Butto la pasta (Carsa, 2014), Mangio la foglia (Carsa, 2015), Bevo la foglia (Carsa, 2017) e numerose altre pubblicazioni. Ha partecipato con il racconto La valle dei sensi al libro a cura di Rita La Rovere Raccontami l’Abruzzo (Tabula fati, 2017) e pubblicato la silloge di racconti Il valore dell’ombra (Tabula fati, 2019). Scrive per diletto poesie e racconti. Organizza eventi gastronomici e serate conviviali.
Flora Amelia Suárez Cárdenas, è nata in Venezuela, vive in Italia da molti anni, è sposata e madre di due figli. Coltiva la passione per la lettura, la scrittura, la pittura e la fotografia. Ha esordito con la silloge poetica Poesìas (Tabula fati, 2011), poi ha pubblicato la sua prima antologia di racconti, Naturalmente l’Aurora (Tabula fati, 2014), e la silloge poetica L’immagine è poesia (Tabula fati, 2017) dove insieme ai versi emerge, con altrettanta forza, la sua passione per la fotografia. Tutte le opere, per le quali ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, sono state pubblicate in versione bilingue, spagnolo e italiano. Oltre che in Italia le sue opere sono state presentate in Venezuela, Stati Uniti, Canada e Spagna. Inoltre dal settembre 2018 la sua poesia "Movimenti d’Autore" è esposta al Haegeumgang Museo in Corea del Sud. Il 2 marzo 2019 la sua poesia "Rinascere" è stata esposta all’International Art Work Digital Exhibition - Artosino Gallery - di New York (USA) e il 7 marzo ha partecipato all’evento International Women Art Exhibition di Dubai con la poesia "Io credo in te donna", tutte queste poesie sono state tradotte in inglese. Numerose poesie sono state pubblicate in diverse raccolte antologiche.
Patrizia Tocci, nata nel 1959 a Verrecchie (AQ), laureata in Filosofia, insegna materie letterarie nell’Istituto Acerbo di Pescara. Ha pubblicato: Un paese ci vuole (Iapadre, 1990); Pietra serena (Tabula fati, 2000); La città che voleva volare (Tabula fati, 2010); I Gigli della memoria (Tabula fati, 2013). Il suo primo romanzo Nero è il cuore del papavero (Tabula fati, 2017) con la prefazione di Paolo Rumiz, ha vinto il primo premio al concorso “Vittoriano Esposito”, poi finalista al Premio per l’Editoria Abruzzese e al festival “Controsenso”. Ha partecipato al FLA di Pescara, al Salone del libro di Torino 2018. È autrice di alcuni saggi, in particolare su Dante e Montale. Collabora con il quotidiano “il Centro” con la rubrica: Carboncino. Ha un profilo Facebook, Twitter. Il sito: www.patriziatocci.it.
Lucia Vaccarella è nata e vive a Chieti, dove insegna Italiano e Storia presso il Liceo Scientifico Luigi di Savoia. Attiva nel promuovere attività culturali sul territorio, ha collaborato con riviste d’arte e italianistica ed è molto impegnata sul fronte della didattica. Si segnalano fra le sue attività: l’ideazione del cd-rom “Immagina l’Inferno” sulla I Cantica della Divina Commedia (2003) vincitore del Premio Speciale Abruzzo nel XIX Premio Nazionale di Pedagogia e Didattica Raffaele La Porta; l’ideazione del cd-rom “I percorsi di Guido” di Educazione Stradale (2004/2005) vincitore del Prix Européen Sécurité Routière Fondation Norauto; la cura integrale del Catalogo d’Arte (2006) “Dante e Ovidio. Fonti Ovidiane nella Divina Commedia” di cui ha scritto i testi del corpus centrale per l’Istituto Culturale “Casa di Dante in Abruzzo”. Ha pubblicato il libro di favole “Rosanuvola” (2007) e il romanzo epistolare “Helix” (2009) sul rapporto padre-figli. La pubblicazione d’arte “Sogni. Le radici dell’essere” di cui ha scritto i testi e curato le scelte poetiche è del 2010; del 2016 è il racconto lungo “Ritorni” nell’omonimo libro fotografico, vincitore del Premio Maiella. Nel 2017 pubblica il suo romanzo “La Besa” (Solfanelli, Chieti), finalista al Premio Maiella 2017 e finalista al Premio Editoria Abruzzese 2018, vincitore del Primo Premio Internazionale Letterario Ut pictura poesis 2019 di Firenze, sezione narrativa edita. È presente nell’antologia “Raccontami l’Abruzzo” (Tabula fati, Chieti 2017) con il racconto “La processione del Venerdì Santo a Chieti” e nell’antologia “L’Ammidia” (Tabula fati, Chieti 2019) con “ Angela Occhio di vrocca”.
Alba Carafa, autrice della copertina, è nata ad Atessa nel 1972 e vive a Monaco. Incantata dalla natura incontaminata di Canistro Superiore (AQ), dove ha vissuto dal 1997 al 2003, Alba ha sviluppato una particolare sensibilità e attenzione nei confronti dell’ecologia, che ha ispirato una prima prolifica produzione di opere a sfondo naturalistico. Avendo coltivando la sua passione per la pittura e le arti decorative, come autodidatta, incline alla sperimentazione tecnica e materica, nell’ultimo lustro ha partecipato a molte estemporanee e mostre collettive. Tra le sue opere pittoriche, realizzate su molteplici superfici, annovera anche alcuni affreschi di pregio. La sua pittura, dapprima votata ai temi paesaggistici, lentamente ha virato verso l’intimismo con citazioni espressive dei maestri dello impressionismo. www.albacarafa.it