Non è un caso che l’autrice scelga di chiamare Canti i propri componimenti e Vocalizzi le massime di sensibilità e di saggezza poste a chiusura del cammino indotto dalle poesie. Si tratta, infatti, di brani (poesie e prose) che hanno il dono di scendere nelle zone remote dell’essere e poi di risalire ai territori del presente, di interrogare le ruote cigolanti del tempo e di dare ascolto a quanto sale dal cuore, di vivere il filo dei giorni e di trovare compiutezza nell’uso del futuro, e – ancora – di palpitare nei formulari dell’ascolto e di tenere a freno il desiderio, di chiedere il ristoro delle soste e di prodigarsi negli utili e nei guadagni dei riverberi e delle risonanze psicologiche ed esistenziali.
Una raccolta, quindi, questa di Serena Zitti, densa di spunti e di stimoli e che si fa leggere non solo con tanti profitti, ma anche con la piacevolezza dei suoi elementi iconici, con le sue tenere emozioni di donna e con le sue garbate sfide alla bellezza e all’amore.