Serena Zitti è nata a L’Aquila nel 1975, ma ha vissuto e maturato la sua prima formazione – fino agli studi superiori – ad Avezzano, poi si è trasferita sulla costa abruzzese.      Dotata di forte sensibilità artistica, ha sperimentato la disciplina della danza classica sin dall’infanzia interrompendone il percorso nell’adolescenza: periodo in cui ha iniziato a comporre i primi versi, tuttora inediti.
     Laureata a pieni voti in Economia e Commercio, presso l’Università “G. d’Annunzio” di Pescara, ha in seguito ottenuto l’alta qualifica formativa di “Giurista d’impresa e delle PP. AA. nell’U.E.” e maturato un percorso di ricerca accademica in ambito gius-lavoristico nazionale ed europeo, con vari titoli, tra cui quello di Assegnista di ricerca in tema di “Diritti sociali fondamentali”, di Dottore di ricerca in “Diritto europeo e comparato dell’impresa e del mercato”, di Borsista di ricerca post-dottorale in tema di “Responsabilità sociale d’impresa”.
     Già docente in numerosi corsi di Master, dall’a.a. 2013/2014 è anche vincitrice di bandi universitari per l’insegnamento annuale di “Diritto del lavoro e delle relazioni industriali” ed ha concluso il suo terzo anno di docenza universitaria in uno dei corsi di laurea magistrale attivo nell’Ateneo pescarese. È stata relatrice in convegni di interesse nazionale ed internazionale ed è autrice di numerose pubblicazioni scientifiche edite da Cedam, Ediesse, Giuffré.
     Dipinge ed ama molto la musica. Nel 2014 alcune sue poesie sono state selezionate dalla casa editrice “La Conca” di Roma ed inserite nella raccolta antologica I percorsi del vento, curata da Romeo Iurescia per il Centro Artistico Culturale Molisano. In detta occasione è stata insignita del Premio alla Cultura “Cavaliere dell’Arte e della Poesia”, in omaggio a Giuseppe Folchi.
     Per i caratteri della Solfanelli, ha esordito nel 2017 con la poesia "Senza quiete", inclusa nella raccolta dalle finalità benefiche Rigopiano. La terra e la neve (Tabula fati), curata da Franco Pasquale, e ha redatto la postfazione nel libro di Franco Pasquale, Quei primi passi sulle rive del lago (Tabula fati).
     Serena Eufonia è la sua prima silloge poetica.