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Massimo Meloni
LOURDES
Le forze multinazionali e la fede
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L’applicazione del termine di “arte sacra” alle immagini fotografiche di Massimo Meloni può
essere fatta non solo per i suoi soggetti ispirati ad una Verità spirituale, ma soprattutto per la sua
capacità di cogliere il linguaggio simbolico in grado di testimoniare tale Verità.
Una visione spirituale in fotografia si esprime attraverso la luce che giocando con il soggetto
religioso diventa metafora del divino. L’arte sacra in fotografia non deve evocare sentimenti,
emozioni ed impressioni, ma deve sostanzialmente alludere al Trascendente.
Il fotografo, in una prospettiva spirituale, colloca i soggetti al centro del mondo, in uno spazio e
in un tempo ben definito del “qui” e “ora”, dove lo Spirito divino si concretizza attraverso i gesti
umani. La fotografia con la sua forma regolare e con il soggetto immobile rappresenta la perfezione
del mondo, l’equilibrio tra la Terra e il Cielo, l’essenza indivisibile dell’uomo e dell’universo.
Ogni immagine ricompone spiritualmente e simbolicamente l’unità dell’essere totale: il fotografo
si identifica lui stesso con i soggetti e attraverso l’obbiettivo ci propone una sintesi spirituale a
seconda del punto di vista. Così, con l’immagine dell’acqua, ricostruisce il rito della purificazione,
simbolo della presenza divina nel mondo. Il fotografo, come un abile artigiano, coopera alla
costruzione degli eventi con uno strumento che forgia i soggetti, che partecipano alla perfezione
dell’esistenza, in una forma determinata da Dio.
Nella sua applicazione operativa l’obbiettivo diventa la volontà spirituale del fotografo che
attualizza l’evento religioso caricandolo di una verità immutabile. Ma il fine ultimo è la “maestria”,
con la quale il fotografo mostra il perfetto possesso dell’arte, il talento pratico coincidente con uno
stato di sincerità interiore e di purezza d’animo.
[Giuditta Margnelli]
[ISBN-978-88-7475-467-0]
Pag. 102 - € 23,00
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