Ascesa quasi ascetica
di un imprenditore abruzzese
Presentazione di Vittorio Sgarbi
Introduzione di Goffredo Palmerini
Postfazione di Giovanni D’Alessandro
“Partire da zero” oltre ad essere una locuzione acquisita è anche una condizione mitizzata nell’immaginario collettivo. Ovvero la si è pronunciata così spesso riferita alla carriera di tanti imprenditori, che si tende a darla per scontata, come dire: e che ci vuole? Questo libro sulla vita di Domenico Santacroce, imprenditore alberghiero, prova a riassegnare a quella condizione il giusto valore, dettato dagli esempi pratici di vita e lavoro, attraverso una narrazione che si legge come un romanzo. Ma tale non è, perché la vita, anche questo… si sa, sorprende sempre più di un romanzo.
In questo affascinante racconto non si fa che viaggiare e amare e imparare. Il protagonista, Domenico Santacroce, cerca fortuna all’estero, si forma come chef, torna nel nativo Abruzzo, diventa imprenditore… Ogni mèta sembra un traguardo, e lo è anche, ma si muta automaticamente in nuovo punto di partenza, perché Domenico segue un itinerario inesauribile, la conoscenza. La conoscenza lo rende il grande professionista che è. Ma la conoscenza di Domenico non si realizza solo nel lavoro, nel perfezionamento dell’arte del cibo, nel piacere del confronto con la lezione dei maestri. Domenico ci mette davanti l’esempio di uomo che vuole conoscere se stesso.
Un momento fondamentale di questo libro, che è molti libri insieme, sta nel racconto della guarigione da un male mortifero che Domenico ha saputo darsi attraverso l’esercizio appunto della conoscenza di sé, quasi da filosofo antico. Come ancora oggi sale per le balze del Morrore a raccogliere erbe, così questo perenne migrante della volontà scende per i valloni del cuore e delle viscere e si cerca, salvandosi.
La sua maestria culinaria non è disgiungibile dalla sua eccellenza umana; il rispetto e la cura degli altri che la buona cucina rappresenta sono anzitutto vocazione e impegno alla dignità personale.
Con queste briose pagine, piene di humour, di esperienze e di saggezza, Domenico Santacroce ci consegna un meraviglioso esempio di amore della vita e di serietà morale. La sua vicenda fortunata di picaro abruzzese ci comunica tante bellezze, tanti momenti di storia italiana (e non solo), ma soprattutto una verità fondamentale: che “il male non si supera senza sofferenza”.
Gustiamoci ogni riga e andiamolo a trovare!