Viaggio nel tempo e nei luoghi della fanciullezza
e dell’adolescenza
Il racconto si sviluppa in due parti precedute da un prologo dedicato innanzi tutto alla figura della madre dell’autore, simbolo di una generazione di donne in grado di sopportare l’indicibile pur di fare il loro dovere di mogli e madri. Segue poi la descrizione degli aspetti più caratteristici dei viaggi nella terra natale e il raffronto con la società di una volta.
La prima parte copre il tempo dell’infanzia vissuto quasi per intero nel luogo di nascita e riguarda gli anni difficili della guerra e del primo dopoguerra. Una realtà quella, dura e dolorosa per uomini e donne, in cui predominava una diffusa rassegnazione per un modello di vita ritenuto immutabile.
La seconda tratta del periodo romano fino alla fine del decennio successivo. L’esistenza presenta sempre i suoi connotati di durezza, ma col passare del tempo l’immobilismo cede il passo al fermento del fare a tutti i livelli e in tutte le componenti sociali. Essa si conclude con la fine di quel mondo e l’inizio del nuovo che dura tuttora. Al racconto segue l’’appendice con una serie di immagini relative a persone, luoghi, episodi descritti nel racconto e una bibliografia sintetica sul Molise nei suoi vari aspetti. Su quello relativo alle tradizioni e di ambientazione localistica, gli scritti sono innumerevoli ma in molti casi senza riferimenti precisi e pertanto l’autore non ha ritenuto opportuno il loro inserimento.