La ricezione di Samuel Beckett
nella cultura italiana
Beckett… Geniale, pazzoide, poeta, terribile semplificatore, solitario bevitore, cantore del male, sperimentatore infaticabile, nichilista assoluto … ma aveva anche dei difetti.
Tra i vari Nobel per la letteratura Samuel Beckett è stato sicuramente uno dei più discussi e affascinanti. Di sicuro nessun altro alla notizia di aver vinto il Nobel, avrà commentato: “Che catastrofe!”
Questo libro si presenta come un compendio di critica letteraria e sociologica, che presenta diversi materiali e prospettive di analisi ruotanti intorno Samuel Beckett.
Analizzando i contributi più significativi, originali o illuminanti della critica internazionale si tenta di ricostruire l’approdo di questo magnifico pazzo d’irlandese nella nostra cultura; seguendo tra scossoni, scandali e boicottaggi il sedimentarsi del suo esempio artistico. Si cercherà di capire in cosa consiste la sua importanza per la nostra letteratura, senza dilungarsi in studi e produzioni troppo pedanti o accademiche. Le tappe di questo incontro/scontro ci permettono di fare il punto sulla sua ricezione in Italia. Il trattamento riservato a Beckett (accoglienza, gradimento, rifiuto, ecc.) ci permette anche di trarre considerazioni sullo stato di salute della nostra cultura e dei suoi orizzonti.
Non si tratta soltanto di rispolverare un autore già classico, è anche l’occasione per riflettere sulla società del nostro tempo, su come essa si evolve, e su dove sta andando la nostra letteratura.