L’eros non è altro dall’amore, ne è una sua caratteristica. Potrebbe forse esistere un sentimento d’amore senza una forte attrazione erotica?
Loredana Lorusso – perciò – squarcia i veli che troppo spesso confinano l’erotismo nel “peccato”, nell’indicibile, nel “non detto” e “da non dirsi”.
Quasi nessuno come lei canta – in maniera ininterrotta e “totalizzante” (nel senso che raramente scrive d’altro) – questo aspetto dell’esistenza umana e lo fa con una leggerezza inusuale e con immagini spesso sorprendenti.
L’eros per lei è gioco, è energia vitale, un mondo di emozioni. E poi sentimento, stati d’animo, lacrime, risate, musica, danza, cibo, poesia, tutte le spezie dolci e piccanti della malinconia.
Forse, una poetessa a cui si può paragonare la poesia d’amore di Loredana Lorusso è la persiana Forugh Farrokhzad, che fece dell’erotismo una scelta rivoluzionaria e persino pericolosa, in un Paese islamico.
Tra le due poetesse corre un filo rosso: dell’erotismo come abbandono e felicità del rapporto amoroso, come carnalità che diviene leggerezza e totalità della relazione.