Mario D’Angelo, nato in Chieti nel 1964, è stato allievo di Giacinto Spagnoletti.
     Laureato in Lettere moderne, insegna materie letterarie nel triennio della scuola superiore.
     I suoi interessi spaziano dalla critica letteraria alla filosofia, soprattutto antica e medievale, con incursioni nel campo della critica d’arte.
     Estimatore della letteratura classica, ha studiato con particolare riguardo Orazio, Catullo e Petronio, traducendo in versi italiani il Pange lingua di Tommaso d’Aquino. Nel 2002 ha pubblicato la monografia dal titolo La mente innamorata. L’evoluzione poetica di Mario Luzi. 1935-1966 (Noubs, Chieti).
     Si è occupato di alcuni dei maggiori poeti italiani dell’Ottocento e del Novecento (Foscolo, Manzoni, Leopardi, Ungaretti, Montale, Zanzotto, Luzi), tenendo conferenze non soltanto in Abruzzo, ma anche a Firenze e a Pieve di Soligo (Treviso).
     Poeta di rare e meditate occasioni, eppure a suo modo costante, benché abbia letto pubblicamente i propri testi in svariate occasioni non si era mai deciso a pubblicarli, forse a causa del suo carattere schivo e riservato?