Un'ispirazione analoga a quella che, sullo scorcio del secolo XVII, suggerì alla fiorentina Camerata dei Bardi il progetto di ridar vita al teatro greco, e che segnò l'inizio della grande stagione del melodramma, ha condotto, con un lavoro di circa trentacinque anni, alla realizzazione, non programmata, del poema lirico in otto quadri scenici L'eterna Figlia di Sion. In esso convergono, insieme all'ideale wagneriano ed eliotiano del teatro quale celebrazione popolare, religiosa e civile, la ricerca di un riscatto dell'espressione musicale lirica dalla sua diffusa depressione più che secolare e la glorificazione, di là dalle effimere negazioni e profanazioni correnti, dell'intramontabile epopea cristiana, rivissuta in una luce rinnovata, in cui il ruolo di Maria Santissima appare in tutto il suo splendore, quale amorosa presenza che avvolge l'intera vicenda umana, infiammata dal fuoco purificatore dello Spirito Santo.
[ISBN-979-12-5988-162-5]
Pag. 200 - € 14,00
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