“In una riunione di buoni amici, dimoranti nella valle, decidemmo di descriverla per valorizzarla e metterne in evidenza le sue bellezze singole e naturali; nonché l'indole e l'attività della brava gente, in essa dimorante. L' incarico — benché mi rifiutassi — fu a me affidato. Accettai, per deferenza alla volontà degli amici, ma a patto che non avrei scritta una guida completa, ripetendo le origini, a tutti note e le minuzie descrittive, per evitare pleonasmi, troppo lunghi e noiosi.”
Così, nel 1931, presenta il suo poemetto il maestro e commendatore Francesco Di Marzio di Pagliara, quasi a scusarsi dell’impresa che aveva appena compiuto ovvero, descrivere la sua Valle, Nerfa, e i suoi cinque paesi, attraverso tante, tante rime baciate.
Invece lo sforzo ebbe un tale successo, che forse proprio grazie a quelle rime e a quelle morbide assonanze, il popolo della valle ne imparò a memoria i testi, tanto da consegnarli generosamente alle generazioni successive, fino ai nostri giorni, fino a noi, che le avevamo ascoltate dai nostri nonni e che oggi possiamo rileggere nella sua stesura completa in questa riedizione. Un meraviglioso viaggio in un territorio descritto in modo originale, storico, geografico e sentimentale, pur con la missione didattica, da un Maestro poeta.