|
Maura Pacella Coluccia
LA SIGNORA DAI CAPELLI ROSSI
Racconti, poesie, bambole e costumi
a cura di Patrizia Pacella Coluccia
Presentazione di Gianfranco de Turris |
Quel che colpisce nei versi di Maura è che “affondano le loro radici parte nel divino e parte nell’umano”, come lei stessa scrive riferendosi a “certe particolari predisposizioni”, nella introduzione a Le angelitudini (2003). E così da una parte ci possono essere le sue Liriche erotiche in Manifattura (2002) dove si assiste ad una specie di trasfigurazione dell’eros nei simboli della Natura, e dall’altra gli empiti lirico-spirituali delle Angelitudini, oppure una mescolanza di entrambi gli aspetti nei versi “impegnati” de Le Veneri (2003) e di Canto alle donne (2005).
Se c’è qualcosa di comune in tutte queste sfaccettature della poesia di Maura è quello che non riesco a definire altrimenti se non come un senso panico della Natura, un sovrapporsi, compenetrarsi, assimilarsi dell’essere umano e delle sue componenti con i vari aspetti della Natura che ci circonda: acqua, aria, terra, fuoco. Un po’ come fosse un ritorno alle origini quando il rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui viveva era diretto e non mediato come al giorno d’oggi. Una simbiosi che, ad esempio ne L’olivo, il punto di vista (2003), si mescola anche con ricordi personali, in molti dei quali ritrovo anche i miei ricordi.
(dalla Presentazione di Gianfranco de Turris
[ISBN-978-88-7475-278-2]
Pagg. 408 + 8 ill. a colori - € 22,00
|
Iscriviti alla nostre
|