Una nuvola dispettosa si apposta
quotidianamente sopra il cielo di
Anghiari.
«Che impertinenza!» direte voi. Un po’
sì, ma c’è rimedio a tutto. Per rendere le cose
più facili a chi viene sorpreso dalla pioggia,
infatti, nel borgo sono disseminate decine di
ombrelli che appartengono a tutti e a nessuno.
Sono lì soltanto per ovviare all’inconveniente
atmosferico, ma in questo modo non c’è più
bisogno di possedere un ombrello personale!
Ed è di un ombrello la storia che questo
libro racconta, ma racconta anche di Agostino,
di una strega e di un mostro nascosto in fondo
a un lago.
Parla anche di magia, di magia vera e
della magia custodita nei cuori di ognuno, di
amore e di perdono.