Un uomo gira per la città deserta, di notte, cercando di sconfiggere l’insonnia; un misterioso oggetto metallico sospeso sul campo di grano di un anziano agricoltore; un inquietante inseguimento nella notturna Parigi di fine Ottocento; un imprenditore ossessionato dalla sua nuova pistola.
I racconti di Andrea La Rovere si collocano tra la lezione di Edgar Allan Poe e atmosfere carveriane, in una dimensione notturna dove tutto può accadere. È un mondo cinico e cattivo, sospeso tra squallida realtà di provincia e improvvisi lampi di surreale poesia.
Racconti che si leggono tutti d’un fiato, ma che lasciano una lunga scia di riflessioni, intessuti con uno stile secco e asciutto, ma non privo di ironia.