Un cane abbandonato sull’autostrada che
trova una seconda vita; un borghese benestante e razzista che svolge un lavoro inconsueto; due criminali e un cadavere ingombrante nella Roma degli anni Settanta e un
uomo che cammina per la città covando una
bizzarra ossessione. E poi uno scrittore perseguitato dai fantasmi dei suoi artisti preferiti e una donna che diventa un’antenna nel
lancinante ricordo del figlio.
Dopo Insonnia, Andrea La Rovere ci
conduce di nuovo in un universo notturno, dove tutto può cambiare a seconda delle angolazioni, come in un gioco di specchi.
Quindici racconti sospesi tra sogno e incubo, in una dimensione che ricorda terribilmente la realtà, narrata nel solito stile
asciutto dell’autore.