È un percorso della memoria tra le stagioni della vita quello che Mariella Di Muzio traccia in questo libro. Sullo sfondo di Pescara, «città degli affetti più intimi,/ del ricordo delle antiche fantasie/ e del raccoglimento nel silenzio del profondo», le poesie rievocano luoghi, scelte, amarezze, rimpianti, dolori e gioie che danno il senso di un'esistenza vissuta intensamente, con slancio e fiducia.
In un tempo in cui il progresso accelera e la sensibilità avvizzisce, in cui la velocità non consente di penetrare nei meandri dell'interiorità, regno incontrastato della libertà, ma si resta in superficie, l'Autrice, quale «turista dell'anima» coglie con «gli occhi erranti» e limpidi «lo scorrere infinito dell'esistenza con la sete di comprenderne l'essenza».
Si districa nel labirinto di pensieri assordanti e prorompenti anche quando «ho voglia di silenzio e di vuoto», esorta a prendere in mano la propria vita e ad andare incontro al futuro con determinazione e coraggio, ritrovando armonia nella propizia stagione della fantasia e nelle parole del poeta che invita a «non smettere di sperare./ Arriveranno giornate miti e serene/ e al conforto del chiarore delle stelle/ lo spirito si appagherà».