Se le vicende umane e i patrimoni economici sono il frutto di diversi fattori personali e collettivi, legati al caso o all’ineluttabilità del fato, il linguaggio si trasmette di generazione in generazione, a prescindere dagli elementi socioculturali. Più ci si esprime motivatamente e liberamente, più quel che viene enunciato acquisisce spessore: dalla corretta informazione alle manifestazioni esistenziali, immediate e note all’immaginario collettivo.
Le finalità del presente libro non hanno l’intento di approfondire e diffondere temi storici o strettamente linguistici della comunità di Montorio dei Frentani (è, infatti, ben lungi dall’essere una raccolta di detti popolari). Piuttosto si tratta di far comprendere quanto il dialetto, voce del pensiero condiviso, sia un valore da conservare e un’eredità da continuare a tramandare.
Ecco, allora, che le parole dialettali dei personaggi che incontrerete in queste pagine, vogliono essere, per il lettore, tanto uno stimolo per la memorizzazione (ragione per la quale sono state trascritte fedelmente), quanto un auspicio per una convivenza sociale senza conflitti e un miglioramento della qualità della vita.