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Daniela Miscia
IL CORTILE
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Clelia è bella, intelligente, spigliata. Ha un marito attraente, intelligente e colto, di successo, e un figlioletto di cinque anni, assolutamente perfetto. Clelia desidera più di ogni altra cosa essere una donna di classe e circondarsi da cose che glielo ricordino costantemente, quasi fosse quella condizione “perfetta” un rifugio da paure e ansie che non è mai riuscita a placare.
Maddalena è bella, ricca e spregiudicata. Ha un marito che ha il doppio dei suoi anni e un figlioletto nato dalla prima unione. Maddalena desidera più di ogni altra cosa la normalità ma lo nasconde, insieme alle sue quotidiane paure, dietro un atteggiamento arrogante e malizioso.
Flora è una donna appagata e serena. Ha un marito musicista e un figlio che adora. Non c'è nulla che Flora desideri oltre alla serenità che già possiede e che spande intorno a sé.
Tre donne, tre vite diverse giocate secondo principi quasi antitetici, che allontanano Clelia e Maddalena da Flora perché non risponde ai canoni che si sono prefissate.
Permettere ad altri l'ingresso nella propria esistenza governata dall'apparenza e dalla mondanità potrebbe alterare in Clelia, ancorché lievemente, la percezione di ciò che fino ad allora è sembrato buono e giusto, ma buono e giusto non è.
L'accettazione del diverso assume allora una valenza enorme e invalicabile, come i gradini che dividono due abitazioni, due famiglie, due vite, per ricomporsi solo alla fine, seguendo le ragioni del cuore.
In copertina: Via Tolstoi, 48 di Antonio D'Erasmo
[ISBN-978-88-7475-209-6]
Pag. 200 - € 14,00
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