Giuseppe Zilli nasce a San Donato di Lecce nel 1956. Si diploma Perito Tecnico Industriale presso l’Istituto E. Fermi di Lecce.
Coltiva da sempre la passione per la pittura, la scultura e la poesia.
“Cercatore di pietre”, ama definirsi – dopo aver usato negli ultimi anni marmi pregiati insieme alle sabbie colorate – nei suoi attuali lavori utilizza pietra leccese, pietre di campagna “cuti” e pigmenti naturali, creando sculture connotate da un linguaggio arcano ed allo stesso tempo moderno e affascinante.
La sua carriera espositiva risale al 1977; da allora ha presentato le proprie opere sia in spazi pubblici e privati del territorio nazionale, sia nelle più importanti fiere d’arte (Bologna, Padova, Bari).
La sua attività, oltre ad essere contraddistinta dalla realizzazione di opere pittoriche e scultoree, è caratterizzata dalla produzione di libri d’artista, realizzati con le diverse tecniche dell’incisione.
Numerosi sono i cataloghi che documentano il suo percorso artistico. I suoi lavori sono conservati in collezioni pubbliche e private
Ha partecipato alla 54ª Biennale di Venezia, alla 2ª Biennale del Salento.
Una sua opera è stata inserita nel 2012 nella collezione di scultura dell’Università del Salento Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia.
Ha pubblicato diversi libri di poesia: Quando un angelo cade (Siloe, 2017), Arc-en-ciel (Siloe, 2018), Corpi (Siloe, 2018), L’albero dei lumi (Siloe, 2019), E se raccontassi (Ed. I Quaderni del Bardo, 2021); sue poesie si trovano nella rivista “La Vallisa” n. 117 e nella raccolta L’isola di Gary.