Giorgio D’Urbano, nato a Chieti nel 1958. Ha conseguito la maturità classica, ha studiato all’Isef di L’Aquila, poi divenuta facoltà di Scienze motorie, e ha conseguito la specializzazione alla Scuola dello Sport di Roma.
Preparatore atletico di Alberto Tomba e commissario tecnico della nazionale di sci, ha prestato la sua opera anche agli Azzurri dello sci nautico prima di passare al mondo del calcio negli staff di Atalanta, Pro Vercelli, Olbia, Siena, Latina, Spartak Mosca, AEK Atene, Bari.
A febbraio 2015 è arrivata la chiamata del volley agli ordini del ct Mauro Berruto, cui poi è succeduto nell’agosto successivo Gianlorenzo Blengini, artefice dell’esaltante cavalcata ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, conclusasi con la conquista di uno storico argento.
Tra i suoi hobby spicca l’interesse per la scrittura. Molti i libri pubblicati che spaziano dall’approfondimento di tematiche sportive e professionali, alla narrazione autobiografica e ai romanzi.
Con le edizioni Tabula fati ha pubblicato: Il miele nelle ossa (2017), Caldo da morire (2020), Sport backstage (2021) e Schegge di pensieri (2024).