«Lascia andare!» fece Blesio, vedendo impallidire
tutt’a un tratto il suo amico Raimondo Palli,
che aveva cessato di parlare quasi interrotto da un
groppo di singhiozzi. «Mi racconterai il resto un’altra
volta.»
«Delia non rispose,» proseguì Raimondo dopo
qualche secondo di pausa. «Mi fissò con grandi occhi
neri scrutatori che da un pezzo non potevo più
sostenere, e sorrise tristamente. Quegli sguardi mi
scendevano nella più riposta profondità del cuore
come raggi luminosi, e ne rivelavano a lei e a me
stesso i più intimi segreti.
Giacché mi accadeva spesso di non avere piena
coscienza dello stato dell’animo mio verso di lei, e
di sentirmi invadere da brividi di terrore ogni volta
che la luminosità delle sue vividissime pupille
mi faceva scorgere quanto vana fosse la lusinga di
poter illudere lei e me.