Le poesie di questa silloge nascono da un respiro, ora breve ora lungo, e si materializzano attraverso una rapida ma intensa pennellata che coglie il mondo nella sua spontaneità e naturalezza, vivace e pullulante di sogni e sentimenti, aspirazioni e desideri, luci e colori.
Sono i colori dell’alba e del tramonto, le cui sfumature incastrate tra il cielo e la terra, tra le nuvole e il mare donano un’inconfondibile sensazione di pace, regalano uno spettacolo di bellezza struggente e segnano lo scorrere inesorabile del tempo: troppo lento, quando siamo rinchiusi nella nostra cella di isolamento e solitudine, troppo veloce, quando siamo invece protagonisti di momenti gioiosi e sereni che vorremmo non finissero mai.
A troneggiare sulle vicende degli uomini, a vigilare sulle loro storie di amori e di affetti, di sorprese e turbamenti, c’è lei, la Luna, creatura magica e intrigante, regina indiscussa della notte, un pianeta nei cui anfratti si perde il senno, proprio come accadde all’Orlando Furioso, pazzo d’amore per Angelica, come è accaduto all’Autrice di questa silloge e come accadrà a quanti leggeranno i versi qui contenuti.