Una sera di primavera, all’imbrunire, mentre camminavo nel bosco, vidi una famiglia di tre volpi uscire da un cespuglio e mettersi a giocare su un prato. Babbo e mamma volpe eseguivano dei salti alti quasi un metro per far divertire il loro cucciolo il quale, buffamente, cercava di imitarli.
Restai immobile, quasi senza fiatare, incantato. Poi la luna spuntò da dietro il castello, ammantò di sogno la scena, e io capii che quelle emozioni, così come molte altre che avevo provate nelle mie camminate in mezzo alla natura, non potevo semplicemente tenerle per me.
Quando Patrizia venne a passeggiare lungo gli stessi sentieri, nacque l’idea di un racconto che avesse al centro il rapporto privilegiato che i bambini hanno con gli animali. Un dono che l’umanità tende a sottovalutare, finendo col perderlo, per sbadataggine.
Questo piccolo libro vuole ricordarci che, bambini, cuccioli, esseri umani e animali, viviamo tutti nello stesso giardino. Un giardino-pianeta che ha bisogno delle cure di tutti i suoi abitanti.