Sullo sfondo di una Milano bombardata e preda del mercato nero, dove fascisti e partigiani stanno preparando la resa dei conti, la moglie di
un gerarca di Salò viene uccisa e il suo presunto assassino, l’amante, incriminato e catturato. Ma il commissario di polizia incaricato del caso non crede a questa versione dei fatti e in un mondo in rovina, dove i morti si contano a milioni, cerca di dipanare una vicenda aggrovigliata, inseguendo con ostinazione la verità di quell’unica morte.
Alla ricerca del colpevole lo sollecitano non solo e non tanto lo scrupolo investigativo o un astratto senso del dovere, piuttosto, accanto all’urgenza di liberare un innocente, il convincimento, la necessità interiore di assumere appieno la responsabilità di un compito e di un ruolo in un’Italia dove molti, troppi — grandi e piccoli – sembrano averlo smarrito con facilità davvero eccessiva.