Pensieri sull’Arte nella Tradizione,
nella Politica, nel Fantastico,
in pieno Kali Yuga
Presentazione di Angelo Crespi
Postfazione di Riccardo Rosati
Il filo conduttore di L’Arte spiegata a mia
cugina è quello dell’arte declinata dalla critica
alla storia della stessa, passando per il
Fantastico, con una spruzzata di Metafisica,
di Politica e di Estetica e… di Esoterismo.
Venti capitoli di vario tema, su prospettive
dell’Arte nell’età definita Kali Yuga, giocati
con levità come in una pavana o in un duello
all’alba.
Rivolto a una “cugina” che diviene metafora
di quel pensiero pragmatico che spesso
è tipico dei giorni nostri, ma senza astio né
offesa, cercando si scardinare quei “luoghi
comuni” che tanto sovente — in campo artistico
— vengono riportati dai media.
Pensieri sull’Arte sotto l’ottica di una visione
tradizionale, ma non per questo immobile
in paradigmi cristallizzati, quasi sassi
gettati in quella piccionaia del comodo essere
“borghesi” e dell’ancor peggio “politically
correct”. Venti brevi assalti che “non fanno
prigionieri”, ma vogliono porre in salvo ciò
che merita, in un mondo di rovine sempre
più presenti.