L’amore sfiorato, perduto, desiderato al punto di non riconoscerlo: è questo che emerge nelle poesie di Annalisa Di Bello, insieme con sogni, tratti autobiografici, ricordi, paesaggi.
L’autrice racconta di tristezze e nostalgie, ma anche di bellezza e luminosità, tra luci e ombre, con l’affiorare di temi più “forti” quali la depressione, l’Alzheimer, la violenza sui minori, il bullismo, le differenze razziali, la dipendenza dalla droga.
Senza pretenziosità, ma con sensibilità, attenzione e rispetto verso l’altro, il dolore recitato a tinte forti, ma sempre con garbo, trova nei versi il proprio riscatto emotivo e sociale. Aleggia nella raccolta la leggerezza degli acquarelli, l’eco di emozioni profonde, che danno forza alle parole e ci narrano di una persona forte e nello stesso tempo delicata.