“Se una cosa la ami, la ami per la vita, altrimenti è per finta”, scrive Lorenzo Martelli. Allora, forse, è per questo che “il primo amore non si scorda mai”?
È infatti al suo primo amore che il giovane poeta dedica questi versi. Ricorda i primi batticuori, il momento della dichiarazione, il primo contatto fisico che comincia con un caldo abbraccio («possano queste braccia / essere la tua casa / e la loro massa il contrapporsi / coi colpi della vita»), e la gelosia che, dopo un periodo difficile e tormentato, porterà i due a prendere strade diverse.
Lo sguardo è allora rivolto al tempo che hanno condiviso. Non c'è rimpianto né nostalgia; vi è invece la consapevolezza che la vita regala ogni giorno sorprese imprevedibili e meravigliose.
Una storia finita, un legame interrotto e non più ricucito è sì dapprincipio fonte di disperazione e smarrimento, ma quando il buio si dirada, fino a dissolversi, ecco che un nuovo bagliore risveglia l'anima e porta con sé nuovi progetti, nuove idee e, chissà, anche un nuovo amore.