Presentazione di Luisa e Mariafranca Di Pilato
Prefazione di Simone Innocenti
La raccolta Pezzi è un mosaico di racconti. Undici storie
in cui l’autore narra i miti della sua terra. Un Abruzzo che ricorre continuamente in queste pagine ora come “regione
aspra”, ora come “tana”. Un Abruzzo arcaico in cui riaffiorano tradizioni popolari e religiose al limite dell’animismo.
Fiabe noir utilizzate come chiave di lettura per capire il mondo, immerse in storie d’amore complesse, tra un lui “fascio” e una lei comunista, o impossibili, tra un cattolico
inquieto e una sfegatata mangiapreti.
Nella raccolta non mancano riferimenti alla splendida Firenze, città in cui l’autore è cresciuto, come nel gustoso bozzetto “Gino e la volpe” e nella beffarda “L’ultima Zingarata”
dove viene fuori tutto il cinismo toscano.
Nelle pagine di Domenico Rosa trova spazio anche la Storia con la S maiuscola nel racconto “O cummannà è meglj r’o fott’r”. Qui l’autore non nasconde le sue tesi revisioniste
nei confronti del Risorgimento ufficiale.
Un viaggio, insomma, tra racconti al sapore di un passato
prossimo così vicino eppure così sfuggente. Un viaggio
tra il sacro e il profano, quando il sacro e il profano si mescolano ed è subito magia. Un viaggio dentro le ricette
prosaiche di paese, quelle che in Abruzzo hanno un gusto un po’ più autentico con un assaggio dell’arguzia e dell’ironia toscana. Ma, soprattutto, un viaggio dentro un autore che è esso stesso una strada, un percorso, un sentiero.
In copertina illustrazione di Alessandra Dell’Anna Peccarisi