Poi uno dice: «In fondo è solo una partita di calcio».
Già, solo una partita di calcio. E il resto? Che si tratti di una partita giocata nel campetto del quartiere o della finale della Coppa del Mondo, dove li mettiamo i battiti affannosi dei cuori, i respiri mozzati, le lacrime, le risate, le gioie, i dolori, e tutto quello che c’è prima, che succede durante, che viene dopo?
Lo scopo di questi racconti è narrare il calcio, con quello che succede prima, durante e dopo la partita. E con la speranza che alla fine per tutti sia molto di più di una partita di calcio.
Ho sempre preteso il rispetto da parte dei miei avversari, perché sono stato sempre il primo a rispettare loro. E la prima forma di rispetto, la più importante, è non temerli. Sì, ne sono fermamente convinto: se hai paura del tuo avversario gli manchi di rispetto.