Nelle ossa sono riposte le testimonianze più attendibili del passato biologico della razza umana.
Il loro studio consente di stabilire il sesso, l’età alla morte e le sue cause, la fertilità e il numero delle gravidanze, la statura, la dieta e le malattie in vita: il sistema scheletrico conserva intatte nel tempo le caratteristiche anatomiche legate agli elementi di struttura delle ossa.
Grazie a un reperto mummificato spontaneo o involontario — uno di due al mondo — è stato possibile raccogliere i caratteri antropologico-razziali della stirpe dei torricelliani.
Sono emerse informazioni sul gruppo sanguigno, sul cibo consumato, sulle malattie sofferte; dettagli sull’abbigliamento dell’epoca e sui materiali usati per confezionarlo sono stati raccolti dai suoi indumenti, permettendo così di approfondire la conoscenza di usanze, costumi e folklore della Torricella del Cinquecento-Seicento.
E se per la ricerca scientifica antropologica le ossa umane sono degli scrigni di dati, un intero cadavere mummificato spontaneamente è un vero tesoro, è insieme un’occasione di ricerca e un momento di crescita culturale per la stessa Torricella.